Nella Chiesa,
mistero di carità e comunione,
sacramento universale di salvezza,
il Padre ci chiama,
ad avere in noi gli stessi sentimenti
che furono in Cristo Gesù
il quale, entrando nel mondo, dice:
Ecco, io vengo per fare,
o Dio, la tua volontà (Costituzioni 8)
La vita consacrata è un dono di Dio alla sua Chiesa e all’umanità per cui, coscienti di questo, noi suore della Divina Volontà ci impegniamo a camminare in profonda comunione con Essa e a partecipare pienamente alla sua vita ecclesiale, in tutte le dimensioni, dando maggior enfasi a quella della Carità, intesa come ricerca costante ed accoglienza della Volontà Divina nei luoghi di frontiera.
Luoghi segnati, citando le parole di papa Francesco, dall’imprevisto, dall’inedito …
Luoghi che si trasformano in laboratori attrezzati per la costruzione dell’uomo nuovo, sempre in attesa di futuro, spazio d’inclusione, senza chiusure, senza pregiudizi, ove le diversità sono accolte e riconciliate tra di loro in un’armonia non perfetta ma reale e comunionale.
Vorremmo, come Chiesa, trovare il coraggio di liberare il suo Vangelo da ogni condizionamento di tempo e di luogo; di annunciarlo ad ogni uomo e ad ogni cultura, perché la pienezza della gioia e della vita raggiunga ogni creatura, quale che sia il colore della pelle, la religione, la fede o la non fede.
Vorremmo essere portatrici di uno Spirito nuovo che è rinascita alla vita e alla speranza anche in mezzo a terribili atrocità.
Questa è la Volontà di Dio: Che tutti abbiano vita e l’abbiano in abbondanza (Gv 10,10).