Una cena ebraica con un gruppo di giovani di Fartura (Brasile)
Celebrare con i giovani la “Pasqua ebraica”, più che commemorare una tradizione ebraica significa fare memoria della tradizione delle nostre origini cristiane, celebrare un cammino di fede e liberazione, culminato con la consegna obbediente di Cristo alla volontà salvifica del Padre. Un cammino che continua nel nostro tempo: percepire la presenza di Dio che non ci vuole schiavi e abbattuti, ma popolo di Dio immerso dalla Sua presenza amorosa e misericordiosa, in cammino verso la Terra Promessa di pace, giustizia e solidarietà. Una terra di fratelli e sorelle.
Esperienza del giovane Franklin
Una delle cose che più ha richiamato la mia attenzione nella celebrazione della cena ebraica è stato il significato del silenzio. Questo silenzio non era di quelli che ci lasciano angustiati, ma di quelli che esprimono presenza, gioia e speranza. Un silenzio-presenza che ci faceva sentire insieme, perché guardavo attorno e incontravo qualcuno di caro, mio fratello e mia sorella. La gioia di percepire l’azione di Dio nella storia di un popolo e, nella mia storia personale, quando agisce come Dio Liberatore. La speranza perché attendiamo il Suo ritorno, e per poter nuovamente sentire la Sua presenza con noi. Vivere la cena ebraica mi ha fatto sentire tutto questo, specialmente sentire vicina la Pasqua cristiana. È donato anche a noi un senso “ancestrale” e di eredità. Ringrazio le Suore della Divina Volontà, per averci donato questo momento di fraternità e comunione. |
Uma das coisas que mais me chamou atenção na Celebração da Ceia Judaica foi o significado do silêncio. Esse silêncio não era daqueles que nos deixa angustiados, mas daqueles que é presença, alegria e espera. Um silêncio-presença que nos fazia sentir uma solidariedade, mas não uma solidão, pois olhávamos ao redor e encontrava alguém querido, meu irmão e minha irmã. Uma alegria por perceber a ação de Deus na história de um povo e, mais pessoalmente, na minha (nossa) própria, quando age como Deus Libertador. E espera por termos esperança em seu retorno e em novamente poder sentir sua presença conosco. Viver a Ceia Judaica me fez sentir tudo isso, em especial próxima a Páscoa cristã. Um sentido de ancestralidade e herança também nos é dado. Agradeço às Irmãs da Divina Vontade por ter nos proporcionado esse momento de fraternidade e comunhão. Jovem Franklin |
Esperienza della giovane Cinzia
È stata un’esperienza molto bella, che desidero conservare nella memoria per sempre! È qualcosa di inspiegabile. Dona una pace così incredibile che fa desiderare di partecipare tutti i giorni, non solo per il mangiare (che è molto buono…). Secondo me, tutti quelli che hanno l’opportunità dovrebbero partecipare almeno una volta nella vita, poiché ci fa avere una maggiore prospettiva su quello che è realmente la Pasqua, la così chiamata pesach in ebraico, della quale alcuni non sanno il vero significato. |
Foi uma experiência muito boa, que pretendo guardar na memória pra sempre! É algo inexplicável, proporciona uma paz tão incrível, que dá vontade de participar todo dia, não só pela comida(que é muito boa). Na minha opinião todos que tiverem oportunidade deveriam participar pelo menos uma vez na vida, pois no faz ter uma maior perspectiva sobre o que é realmente a Páscoa, a chamada pessah no hebraico, na qual muitas pessoas nem sabem seu verdadeiro sentido. Jovem Cíntia |
Esperienza del giovane Alex
L’esperienza che ho fatto con la cena ebraica è stata molto positiva poiché, essendo la prima volta che vi ho partecipato, ho potuto avere una nuova visione di un passaggio classico della Bibbia. È stato un momento molto rilassante che ci ha fatto riflettere su quanto hanno vissuto i giudei. | Minha experiencia com a Ceia Judaica foi muito boa pois como foi minha primeira experiência com ela pude ter conhecimento de uma outra visão de uma passagem clássica da bíblia, um momento muito relaxante e que nos faz refletir sobre o q os judeus passaram. Alex |